Se molti produttori stanno guardando con interesse e attenzione all'ambito dei notebook low cost, Toshiba viaggia in completa controtendenza, al punto che ha rinnovato e punta molto sulla gamma dei suoi portatili più costosi, i Qosmio, con funzionalità particolari come il riconoscimento dei gesti tramite la webcam per poter controllare il sistema operativo, o la riproduzione di contenuti in definizione standard come se fossero in alta definizione.
Niente monitor touchscreen come nel caso di Hp Touchsmart o Microsoft Surface, sono i gesti delle mani di chi sta davanti alla webcam a dare i comandi nel sistema operativo. Facendo spostare infatti il cursore ai quattro angoli dello schermo si attivano menu particolari che permettono per esempio di far partire o mettere in pausa la riproduzione di un DVD o di alzare e abbassare il volume.
Il supporto dei contenuti in alta definizione è il terreno scivoloso su cui Toshiba cerca di non rimanere invischiata più di quanto non lo sia già con l'abbandono di HD DVD, concorrente di Blu-ray. E allora si è ingegnata come ha potuto: con l'introduzione di una tecnologia in grado di riprodurre e riscalare contenuti in definizione standard, per esempio tradizionali film su DVD, che se riprodotti su televisori Full HD in effetti hanno una resa migliore, ma resta la sensazione del compromesso a cui dover scendere per la decisione di non inserire drive Blu-ray nei propri portatili. Una decisione politica che i vertici di Toshiba giustificano con la lenta adozione del formato da parte del mercato e con la prospettiva che i contenuti in alta definizione non saranno distribuiti principalmente su supporto ottico, ma attraverso la Rete Internet, oppure con le videocamere HP o ancora con memorie Flash. Scenario più che plausibile ma non strettamente legato all'attualità.
Sono tre i nuovi modelli del Qosmio, il notebook multimediale di fascia alta fiore all'occhiello di Toshiba, che saranno lanciati a partire da metà luglio, con un'introduzione prevista sul mercato italiano da settembre. In realtà in Italia ne vedremo solo due, il G50, con schermo da 18,4 pollici e l'X300, colorato rosso fiammante che sarà invece dedicato all'ambito gaming, non ci sarà purtroppo il modello entry level della gamma l'F55, che ha un monitor da 15 pollici e un sensore GPS integrato. Per quanto riguarda i prezzi non sono ancora stati stabiliti voci non ufficiali parlano di prezzi sempre costosi ma più bassi rispetto alla linea attuale. Non ci sono ancora dettagli relativi alle caratteristiche.
Tutti basati sulla piattaforma Montevina di Intel, quella che sarà chiamata Centrino 2, si caratterizzano per la presenza di quello che Toshiba chiama Quad Core HD processor, che altro non è che il processore SpursEngine, un chip aggiuntivo sviluppato da IBM, Toshiba e Sony che equipaggia per esempio la Playstation 3 o diversi super computer IBM nel Mondo. È un coprocessore matematico con quattro unità di calcolo, in grado di affiancare il processore di sistema e il chip video. Con software ottimizzati gestisce al meglio alcune operazioni soprattutto legate all'ambito video, per esempio i calcoli per i riconoscimento dei gesti sono fatti da questo processore, ma è nella compressione e decompressione del flusso video che questo processore dà il meglio di sé. Durante la conferenza i rappresentati di Toshiba non hanno voluto commentare sulla possibilità che in un prossimo futuro possa essere inserito in televisori che supportano l'alta definizione, ma parrebbe strano pensare che ciò non accadrà.